La città di Como teatro dell’arrivo del Giro di Lombardia 2024. L’edizione numero 118 della “classica” di ciclismo si è svolta il 12 ottobre. La partenza da Bergamo, il traguardo in città, spostato dalla sede originaria di piazza Cavour a viale Cavallotti a causa dell’esondazione del lago. Nella parte finale, il passaggio dalle ascese di Ghisallo, Colma di Sormano e San Fermo della Battaglia. In totale 255 chilometri.

Storica affermazione di Tadej Pogacar (Uae Team Emirates), che sul traguardo finale ha preceduto Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step, a 3’16’’) e Giulio Ciccone (Lidl-Trek, a 4’31’’).

Il campione del mondo ha conquistato il suo quarto successo consecutivo nella “classica delle foglie morte” attaccando a 48 chilometri dall’arrivo sulle rampe della Colma di Sormano. Un attacco che tutti, a dire il vero, si attendevano, visto che lo sloveno era considerato il grande favorito. Lungo il percorso gli appassionati lo hanno incoraggiato e trascinato.

Quarta vittoria consecutiva al Giro di Lombardia, si diceva, come Fausto Coppi, un nome leggendario. Tadej Pogacar alla fine era visibilmente soddisfatto. “E’ stata una stagione perfetta – sono state le sue parole – Ogni successo è speciale, ma imporsi con addosso la maglia di capione del mondo rende tutto ancora migliore. Sentire i tifosi gridare il mio nome ha reso bello ogni momento di questi 255 chilometri. Con Remco Evenepoel è stato un bel duello, sono sicuro che nel futuro potrà vincere questa corsa, che si addice alle sue caratteristiche. Non voglio ancora pensare al 2025, è tempo di andare in vacanza e poi pianificheremo al meglio la prossima stagione”.

Il secondo classificato, Remco Evenepoel, sul traguardo si è lasciato andare ad un pianto liberatorio. Lui con questa corsa ha sempre un conto aperto. Come gli appassionati ricorderanno, il campione belga proprio al “Lombardia” nel 2020 rischiò la vita per una brutta caduta nella discesa che da Sormano porta a Nesso.

“Questo secondo posto equivale a una vittoria – ha commentato – Sono stato il migliore degli altri, dietro a Tadej Pogacar, e ne sono orgoglioso. Realisticamente non penso che avrei potuto fare meglio di così. Immaginavo che Tadej sarebbe partito in quel punto, sulla salita di Nesso, con pendenze così dure, ed è stato impossibile seguirlo. Io ho cercato di limitare i danni e sono andato all’attacco in discesa. Da lì in poi è stata una cronometro fino al traguardo. E’ uno dei miei migliori risultati di sempre in Italia. Questo podio mi dà fiducia per poter tornare qua e provare a vincere”.

Giulio Ciccone, terzo classificato, ha regalato un importante risultato al ciclismo italiano: “Sono molto soddisfatto della mia prova. Ho terminato sul podio di una corsa così importante in compagnia del campione del mondo e del campione olimpico. E’ stata una stagione dura per me, ma l’ho conclusa nella maniera migliore. In salita mi sentivo bene e ho provato ad attaccare dopo che Bauke Mollema ha lavorato per me. Nel finale ho giocato d’anticipo sull’ascesa di San Fermo della Battaglia perché volevo salire sul podio a tutti i costi. Il Lombardia è una delle mie corse preferite, il mio sogno è di riuscire a vincerla un giorno”.

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